Luca Argentero si è raccontato in una lunga intervista concessa al Corriere della Sera. L’attore piemontese, in libreria con il romanzo Disdici tutti i miei impegni, si è cimentato nella scrittura di un personaggio, Fabio Resti, molto diverso da lui, e ha ammesso: “Mi sento un rottame. Ho la testa ormai grigia, la pancia, le rughe”.

Il protagonista dell’amatissima fiction Doc – nelle tue mani ha raccontato che gli piacerebbe trasformare il suo libro in una serie televisiva e filmarne la regia. Quanto al suo passato di concorrente del Grande Fratello (quando esisteva solo la versione “nip”), ha dichiarato di aver partecipato esclusivamente per soldi. 

Luca Argentero e l'esperienza al Grande Fratello

Ma lo sa che quella del Grande Fratello è una parentesi che quasi non ricordo nemmeno io? Sono passati tanti anni, lo feci per soldi. Calcolai che se avessi vinto la cifra in palio avrei potuto riposarmi un poco e decidere che cosa fare del mio futuro, visto che mi ero appena laureato. Anche adesso faccio calcoli. Ho scritto il libro perché mi piacerebbe lavorare intensamente ancora per qualche anno, guadagnare abbastanza per vivere bene e far vivere bene la mia famiglia e poi vorrei andare in pensione a 55 anni. Viaggiare con mia moglie, riposarmi, leggere e scrivere libri e sceneggiature. Ogni tanto, poi, fare un film che mi piace ma solo per il gusto di farlo. Non ha senso andare in pensione tardi”.

Luca Argentero, nel corso dell’intervista, ha anche ammesso: “Ho sfruttato la bellezza quando ho potuto. Secondo lei perché per fare una serie importante come Carabinieri, ormai tanti anni fa, hanno scelto me, uno che non aveva mai recitato e che non aveva neanche uno zio nel mondo del cinema? Perché volevano un tipo bello, sportivo e che piace alle donne. La mia è la franchezza di un laureato in Economia che ha senso pragmatico. Se poi mi chiede se è sempre stato tutto facile, le rispondo di no. All'inizio mi sentivo una specie di intruso”.

Luca Argentero e gli anni che passano

Infine, Argentero ha parlato del suo rapporto con gli anni che passano: “Lei tocca un tasto importante nella mia vita. lo sono ossessionato dal tempo. Dal tempo che passa, perché davvero sento di diventare vecchio, non scherzo. Dal tempo che non mi basta, perché io vorrei vivere tanto, tantissimo con Cristina e con i miei figli. Dal tempo che deve ancora venire, perché vorrei proteggere Nina e Noè dalle cose brutte che inevitabilmente incontreranno. Dal tempo vissuto male, perché se c'è una cosa che mi fa incaz*are è chi butta via il tempo. Dal tempo da dedicare anche a me stesso, perché lavorare in serie lunghe come Doc vuol dire sapere che per sei o sette mesi non puoi fare programmi che non siano quelli di lavoro sul set. Ecco perché Cristina è importante nella mia vita. Lei conosce questo lato del mio carattere e lo rispetta, prova a darmi tempo ogni volta che può”.

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