Nella puntata del Grande Fratello di ieri, lunedì 9 ottobre, è andato in scena l’acceso confronto tra Jane Alexander e Beatrice Luzzi. La gieffina aveva accusato la collega di avergli “rubato” il ruolo della marchesa Lucrezia Van Necker nella fiction Elisa di Rivombrosa. Durante il faccia a faccia, Beatrice ha svelato che Jane è stata doppiata. Ecco come stanno le cose.

Intervistata alcuni anni fa da FanPage, Jane Alexander aveva rivelato i motivi per la quale era stata doppiata nella fiction Elisa di Rivombrosa: “Mi proposero di fare il provino. Quando arrivai, c’era tanta gente tra cui attrici già note. Non ero molto conosciuta, avevo fatto ben poco prima di allora. Però avevo evidentemente colpito qualcuno che mi aveva proposto. Per quanto mi riguarda, andò malissimo. Non avevano le scarpe adatte, le parrucche migliori le avevano date alle altre attrici. Io avevo una parrucca orrenda. Ero veramente disperata. Non mi avevano nemmeno truccata, a differenza delle altre.

Si vedeva che non avevano grande fiducia in me. Le parrucchiere, ingannate dal mio nome, pensavano che fossi straniera e parlavano di me in italiano, come se io non potessi capirle. Dicevano: ‘Ma chi è questa?’, ‘Guarda come l’hanno conciata’, ‘Mettiamole questa parrucca tanto…’. Mi sentivo veramente l’ultima ruota del carro. Ho fatto il provino e me ne sono andata, pensando finisse tutto lì. Invece, sono stata richiamata”.

Chi era la doppiatrice di Jane Alexander

Ma quali erano le attrici che avevano sostenuto il provino per il ruolo di Lucrezia Van Necker? “Mi ricordo sicuramente Irene Ferri, Vanessa Gravina e Anna Falchi. Preciso che io non credo alla competizione tra donne. Se vai a fare un provino e non ti scelgono è solo perché magari un’altra andava meglio per quel ruolo”, dichiarò Jane Alexander, che poi spiega il motivo per il quale fu doppiata da Emanuela Rossi: “Io recitavo in italiano. In realtà, Emanuela Rossi l’ho scelta io. Andai a fare la prima prova di doppiaggio. Cinzia e la direttrice di doppiaggio decisero che non gli piaceva la mia voce. Io, figlia di doppiatori e doppiatrice da sempre, rimasi perplessa. Secondo loro non ero capace. Esiste la legge Voce – Volto in Italia, quindi avrei potuto oppormi a farmi doppiare.

Però non volevo creare un problema. Andava tutto bene, ero incinta di qualche mese, ero una donna felice, avevo finito di fare 10 mesi di riprese e volevo godermi la gravidanza. Sono tornata a casa e ho chiesto consiglio a mio padre, direttore di doppiaggio. Ma in fondo non mi interessa. Lucrezia ha avuto successo anche grazie alla voce di Emanuela, chissà se avrebbe avuto lo stesso successo con la mia.