TrigNo è stato uno dei protagonisti di Amici 24. Classe 2002, originario di Asti, l’ex allievo del talent show di Canale 5 ha vinto la categoria “Canto”. Durante la sua permanenza nella Casetta, il cantante ha anche trovato l’amore con Chiara Bacci.
“Sto realizzando, lentamente. Non me l’aspettavo, specie per come me la sono vissuta: non è stato un percorso pulitissimo il mio, sono stato in crescita costante, è vero, ma partendo dal basso – ha dichiarato in un’intervista a Today -. Se me l’avessero detto, non so, a gennaio, che sarei andato al Serale, mi sarei messo a ridere. Figurarsi vincere la categoria Canto. Fino all’ultimo sono stato lì, convinto che sarebbe toccato agli altri.
Volevo farmi conoscere come artista, come uno che scrive e ha delle idee da portare avanti. E poi, certo, anche come persona, far passare tanti lati di me. Il problema, paradossalmente, è che all’inizio sono arrivati solo i lati che non piacevano, i difetti. Io però ho tenuto duro, non ho mai vissuto male le critiche o altro. Per esempio, non sono mai andato a genio a Rudy Zerbi, e piacere a lui è un po’ l’obiettivo di tutti. Ecco, non l’ho presa male: per me lui è stato un grande stimolo sempre, cercare di convincerlo era una sfida”.
E ancora: “Ho realizzato che Amici fosse la scelta giusta per me di recente. Due anni fa avevo già provato ad accedere, non era andata benissimo, ma l’opportunità c’era. Mi sono tirato indietro io, perché non avevo tanti pezzi pronti, in generale facevo ancora l’università e so che qui, se non si ha un minimo di background, ci si rischia di far male. E poi, mi creda, non avevo quasi mai visto Amici, avevo perfino un pregiudizio negativo sui talent. All’inizio è stato difficilissimo vivere davanti alle telecamere, Poi ho lasciato stare: se si pensa di essere sempre ripresi e ci si limita, s’impazzisce; meglio far finta di niente”.
E sulla storia con Chiara Bacci: “Non è semplice vivere una storia davanti alle telecamere, ma limitarsi è ancora peggio. E comunque è stato molto più quello che mi ha dato: Chiara è stata un supporto costante, e spero d’esserlo stato anch’io per lei; ci siamo fatti forza a vicenda nei momenti difficili”.
TrigNo ha poi aggiunto: “Che spirito c’è nella casetta? Competizione, com’è normale che sia. Ma anche tanto affetto, amicizia, stima reciproca. Chi lavora con noi ci tiene a far bene proprio quanto noi. E ci hanno detto che poche volte hanno avuto un gruppo legato come il nostro. Per me la convivenza è stata difficile all’inizio, perché non ero pronto e a volte a primo impatto non sono il massimo. Ma poi il rapporto è cresciuto con tutti.
Cosa non si vede da fuori? I consigli di Maria. In tv se ne vede, magari, uno: in realtà sono cinquanta. Parla a tutti, sempre. In privato e davanti agli altri. Al gruppo e singolarmente. Ha sempre le parole giuste. A me diceva che non avevo la testa, perché per fare questo lavoro bisogna essere dei grandi professionisti. Spero di avere imparato. Maria ci ha messo in guardia: qui fuori la competizione è molto più feroce che dentro, il mercato oggi è tremendo. Io spero di non fare passi sbagliati e di non bruciarmi. Ma sento di avere la testa giusta per farlo”.