La storia d’amore tra Stefano De Martino e Belén Rodriguez ha sempre avuto i contorni di un romanzo, tra passioni travolgenti, separazioni, ritorni e colpi di scena degni di una soap. Ma anche l’inizio della loro relazione, come ha rivelato lo stesso De Martino durante il suo spettacolo teatrale "Meglio Stasera - Summer Tour", non è stato certo ordinario. Anzi, è iniziato... con un incidente in moto.
Tutto comincia nel 2012, durante il programma Amici di Maria De Filippi, quando Stefano e Belén si conoscono dietro le quinte. In molti ricordano le esibizioni cariche di chimica tra i due e anche la presenza ingombrante di Emma Marrone, ex di Stefano e concorrente nella categoria Big in quell’edizione, che in una puntata cantò "Bella senz’anima", canzone che in molti lessero come una frecciatina.
Il racconto dell’incidente
Nel suo monologo teatrale, Stefano è tornato con ironia e tenerezza a quel momento: “Io ero un ragazzino di 22 anni, lei era lì bellissima. Ci stavamo frequentando da tre o quattro giorni. Un giorno, durante una pausa dalle prove, Belén mi dice: ‘Mi va un hamburger, mi ci porti?’. Io, che uscivo con lei da pochissimo, le avrei fatto l’hamburger con le mani!”.
Così lui propone di usare la sua macchina, ma Belén preferisce evitare per non attirare attenzioni: “Mi dice: ‘Nella macchina ci vedono, ci fotografano, finiamo sui giornali. Meglio evitare’. Allora le propongo la moto. Casco, occhiali, via nel traffico di Roma. Nessuno ci riconosce”.
Stefano, con Belén abbracciata dietro di lui, si sente invincibile.
“Ogni volta che acceleravo, lei si stringeva a me. Ero gasatissimo. A un certo punto la guardo nello specchietto retrovisore, le faccio uno sguardo da film… e subito dopo mi schianto contro un Ford Transit. Mi sono rotto la faccia sul vetro posteriore”.
Le conseguenze dell’incidente
Il ballerino e conduttore perde i sensi. Si risveglia all’ospedale Sandro Pertini di Roma. Ed è lì che vive la differenza, come la definisce lui, “tra fama e notorietà”: “Belén aveva un taglietto sul polso, due punti, una caviglia un po’ gonfia… E intorno a lei c’erano medici, primari, fisioterapisti. Io? Setto nasale rotto, decine di punti, tendine della mano lacerato, colpo di frusta, una maschera di sangue. Ero su una sedia del pronto soccorso ad aspettare”.
La battuta finale del racconto strappa una risata amara al pubblico: “Un infermiere mi teneva la mano e mi guarda emozionato. Io penso: ‘Mi ha riconosciuto’. Poi mi fa: ‘Oh, ma lo sai chi c’è di là? Belén!’ E io: ‘Lo so, è con me!’”.