Da sempre considerato uno dei volti simbolo di Mediaset, Paolo Bonolis è stato protagonista, negli ultimi mesi, di una serie di indiscrezioni che lo volevano vicino a un clamoroso ritorno in Rai. Un'ipotesi mai del tutto smentita, anzi in parte confermata dallo stesso conduttore durante un’intervista a TV Talk, dove ha dichiarato: “Non lo so, tutto può essere nella vita”.

Secondo quanto riportato da Fanpage lo scorso novembre, la proposta della Rai era particolarmente allettante, tanto da rendere sempre più concreta l’idea di un suo trasferimento.“L’offerta è grande. Le trattative con Viale Mazzini vanno avanti e presto potrebbe esserci una svolta decisiva”, scriveva il portale.

Tre Sanremo, uno show in prima serata e un partner d'eccezione

A svelare ulteriori dettagli è stato il giornalista Gabriele Parpiglia, secondo cui la Rai avrebbe messo sul piatto una proposta articolata e di grande prestigio:

  • La conduzione del Festival di Sanremo per tre edizioni;
  • Il ritorno de Il senso della vita, in una versione aggiornata e proposta su Rai 1, non su Rai 3 come inizialmente ipotizzato;
  • La guida di eventi speciali in prima serata, sempre sulla rete ammiraglia.

Non solo: Bonolis avrebbe anche preso in considerazione l’idea di condurre Sanremo affiancato da Damiano dei Måneskin, in una coppia inedita e potenzialmente esplosiva. Tuttavia, la trattativa non è andata in porto. Il motivo? Bonolis, uomo di parola, avrebbe promesso a Pier Silvio Berlusconi di restare ancora un anno a Mediaset, decidendo quindi di onorare quell’impegno.

Il presente tra repliche e ascolti in calo

Nel frattempo, l’immagine di Bonolis è rimasta fortemente legata a due titoli storici: le continue repliche di "Ciao Darwin" – spremute fino all’osso negli ultimi anni – e "Avanti un Altro!", attualmente in onda. Quest’ultimo, però, sta faticando negli ascolti, spesso superato nello share dal concorrente "Reazione a Catena", condotto da Pino Insegno. Ironia della sorte, solo qualche mese fa si era parlato della possibilità che proprio Insegno e Bonolis potessero diventare colleghi in Rai, scenario ormai sfumato.

Una Rai meno camp e più "Senso della Vita"

Come riportato da Affari Italiani, la scorsa primavera Bonolis era a un passo dal tornare in Rai. Tuttavia, le "avances" di Pier Silvio Berlusconi avrebbero avuto la meglio, convincendolo a restare a Cologno Monzese. L’idea della Rai, secondo indiscrezioni, era quella di "ridisegnare" l’opera televisiva di Bonolis, abbandonando il tono ultra-pop e leggero voluto da Mediaset, per proporre prodotti più attuali e di qualità, in linea con il potenziale del conduttore. Una trasformazione che purtroppo non ha avuto luogo. “Peccato non tanto per la Rai, che ne avrebbe beneficiato, ma proprio per Bonolis stesso, la cui professionalità resta confinata nel lato oscuro della Luna, per dirla alla Pink Floyd”, ha scritto Affari Italiani.

Il futuro: tra Tú sí que vales e un nuovo show in seconda serata

Nonostante il mancato passaggio in Rai, il futuro di Bonolis in Mediaset non sembra privo di novità. A luglio, durante la presentazione dei palinsesti Mediaset, Pier Silvio Berlusconi ha annunciato:

  • Il ritorno di "Avanti un Altro!" in autunno nel preserale;
  • La presenza di Bonolis nella giuria di "Tú sí que vales", al posto di Gerry Scotti;
  • Un nuovo programma in seconda serata, previsto per la primavera, con uno sguardo attento alla realtà, simile per stile e tono a "Il senso della vita".

Un progetto che potrebbe finalmente dare spazio a un Bonolis meno incasellato nei suoi format storici e più libero di esprimere tutte le sue sfumature, dalla riflessione alla provocazione, passando per l’ironia più tagliente.