Il Tribunale del Riesame di Milano ha respinto due settimane fa il ricorso presentato da Alessandro Basciano, confermando il divieto di avvicinamento nei confronti dell’ex compagna Sophie Codegoni e disponendo l’applicazione del braccialetto elettronico. Il provvedimento è stato eseguito immediatamente e il dj, noto al pubblico per la partecipazione al Grande Fratello Vip, lo ha indossato anche durante la sua recente ospitata al programma radiofonico La Zanzara condotto da Giuseppe Cruciani.

Le dichiarazioni di Alessandro Basciano

Intervenendo in diretta, Basciano ha negato categoricamente ogni forma di violenza fisica: Io non le ho mai alzato le mani. Ci sono stati insulti, perché la nostra era una relazione tossica. Le parolacce però le dicono anche i bambini all’asilo.

Secondo l’ex gieffino, la sua esposizione mediatica avrebbe influito sulla severità delle misure: Nel mio caso il codice rosso è stato amplificato dalla mia notorietà e dalla partecipazione a programmi televisivi”.

Basciano ha inoltre accusato la sua ex di aver strumentalizzato il tema della violenza di genere, rivendicando di essere a sua volta vittima di un’ingiustizia e di un trauma psicologico seguito all’arresto e al lungo periodo senza poter vedere la figlia.

L’accusa contro Sophie Codegoni

Il dj ha affermato che la Codegoni avrebbe utilizzato il dramma della violenza sulle donne per fini personali: “Adesso lo dico, lei ha strumentalizzato la violenza sulle donne. Non è una cavolata e lo dico. Io sto parlando del mio caso personale. Io da dieci mesi a questa parte seguo un percorso psicologico, ma per il trauma che ho subito successivamente. Parlo di quello che è accaduto dopo l’arresto, anche essere accusato di una cosa che non mi appartiene, o del fatto che per cinque mesi non ho potuto vedere mia figlia. La violenza la sto subendo io! Sapete cosa significa essere messi alla gogna e subire gli attacchi del pubblico? La mia psicologa si occupa di casi di violenza sulle donne, mi ha sottoposto a test scientifici e la mia personalità è risultata non pericolosa e lei ha studiato il comportamento della mia ex compagna, che non risulta… La mia ex non deve chiedere scusa a me, ma a tutte le donne che hanno subito violenza!”.

Ha anche sottolineato di aver perso gran parte delle sue collaborazioni professionali e di voler dare voce a padri che, secondo lui, vivono situazioni simili di disparità nei confronti delle madri.

La replica in studio

Alle parole di Basciano ha risposto l’opinionista e giornalista Annarita Briganti, che ha invitato il dj a rispettare le decisioni giudiziarie e a non accusare pubblicamente la sua ex compagna: La violenza verbale fa male quanto quella fisica. Se ti hanno imposto il braccialetto elettronico, lo indossi e basta. Dire che la tua ex stia usando il tema della violenza sulle donne è una cosa molto grave. Smettila di tirare in ballo Sophie, lei non è qui a difendersi.

Briganti ha inoltre ricordato che molte donne subiscono conseguenze drammatiche dalle offese verbali e ha criticato la leggerezza con cui l’ex gieffino ha parlato di certi episodi.

L’appello finale di Basciano

Nonostante le critiche, Basciano ha ribadito la propria innocenza e ha annunciato l’intenzione di farsi portavoce di altri padri che, a suo dire, subiscono ingiustizie simili: Sono innocente e non ho commesso quello di cui sono accusato. Io ho perso l’80% dei lavori. Ci sono uomini che nella mia situazione arrivano a togliersi la vita. Voglio dare voce a chi non ce l’ha.