Tra i nuovi volti del Grande Fratello, spicca quello di Donatella Mercoledisanto, casalinga di Bari Vecchia, senza social, profondamente legata alla sua famiglia e — a detta di molti — l’unica concorrente davvero “normale” nella Casa. La sua cadenza barese marcata e il fare schietto l’hanno già resa un personaggio riconoscibile, tanto da attirare paragoni con un’altra barese famosa: Sarah Altobello.

Il paragone con Sarah Altobello: "La mia sosia, ma resto l'originale"

Interpellata da Fanpage, l’ex gieffina Sarah Altobello non ha esitato a dire la sua su quella che definisce, senza mezzi termini, “la sua sosia”: “Io sono nata come sosia di Melania Trump e ora, con Donata Mercoledisanto, anch’io ho la mia sosia. La sosia della sosia. Mi inorgoglisce, ma l’originale resto sempre io. E poi lei sta continuamente con la scopa in mano; io l’ultima aspirapolvere l’ho passata vent’anni fa”.

Il monito: "Il dialetto mi ha penalizzata, attenta Donata"

Sarah Altobello, che ha sempre chiamato Donatella con il suo vero nome, Donata, ha voluto lanciare un messaggio diretto: “Scherzi a parte, a Donata vorrei dire una cosa: non le conviene esagerare con il dialetto barese in tv. L’ho fatto prima di lei e non mi ha portato per niente bene. Sono passata come un’ignorante, una persona incapace di coniugare i verbi, un’oca.

Vedrete che anche lei finirà in nomination proprio a causa del dialetto e, come me, sarà messa in un angolo e discriminata da tutti. Io ho pagato il fatto di esprimermi in dialetto sia nei reality sia nella vita professionale. Mi hanno chiuso le porte della tv in faccia”.

Il problema: quando la spontaneità diventa un ostacolo

Secondo la ex concorrente del Grande Fratello Vip, parlare in dialetto in televisione può diventare un'arma a doppio taglio: “Sono decine i provini in cui sono stata scartata proprio per il mio modo di parlare. Quindi, se Donata si è davvero studiata il personaggio di Sarah Altobello, come leggo in giro, facesse attenzione. A me non è andata bene”.