Nella prima settimana trascorsa all’interno della Casa del Grande Fratello, Ivana Castorina ha scelto di aprirsi con due compagne, Grazia Kendi e Giulia Saponariu, rivelando per la prima volta aspetti profondi e dolorosi della sua vita personale. Il suo racconto ha ripercorso il percorso di transizione, le discriminazioni subite, il rapporto con la madre e la rinascita che ha vissuto.
Un momento intimo in giardino: la decisione di confidarsi
Durante la notte, Ivana Castorina si è appartata con Grazia e Giulia, spiegando: “Credo che sia arrivato il momento, sento di doverne parlare e voi siete le persone giuste. Voglio dare voce a chi voce non ne ha. Ho vissuto due vite e la prima è stata molto dura, fatta anche di discriminazioni e repressione. Qui dentro non lo sa nessuno, ne parlo con voi due per la prima volta, anzi, anche alcune mie amiche fuori non lo sanno. Qualcosa ha capito Donatella, ma non ne abbiamo parlato”.
Il confronto con la madre: “Tuo figlio non è mai esistito”
Nel racconto, Ivana ha spiegato di essere nata in un corpo che non percepiva come suo e di aver convissuto fin da piccola con un “forte disagio interno”. Ha ricordato i momenti in cui, verso la maggiore età, scelse di parlarne con la madre: “Fin da piccola avevo un forte disagio interno. Già da piccola mettevo i teli in testa per simulare i capelli lunghi e giocavo con le Barbie. I ragazzini aspettano i 18 anni per la patente, per diplomarsi, io ho aspettato i 18 anni per essere libera! Ero appena maggiorenne, lunedì mi sono seduta a tavola con mia mamma e lei mi ha detto ‘mi sa che dobbiamo parlare’. Io lì sono sbottata e ho vuotato il sacco. Le ho detto ‘ho questo disagio, tu mi hai fatto sentire sola e non accettata’. Poi vado in camera a fare la valigia per andarmene via e le ho detto ‘questa è l’ultima volta che mi vedi’. Mia mamma si è messa davanti la porta e mi ha detto ‘magari è un momento, e se cambi idea?’. A quel punto io le ho detto ‘Io non cambierò mai idea, perché tuo figlio non è mai esistito’.”
Proseguendo, Ivana ha aggiunto: “Lei ha cambiato espressione e mi ha detto ‘Dammi il tuo dolore, ci penso io a te e ti starò vicino’. A me non interessava avere forme grandi o essere iper femminile, volevo solo essere quello che sono, una donna, le ho detto ‘io mi voglio alzare la mattina e avere un altro corpo’. Tutta la famiglia si è messa contro dicendo che non era una cosa normale. Mia mamma è la donna più forte del mondo, è andata contro tutti”.
L’ispirazione da Silvia Burgio e il percorso di transizione
Parlando con Grazia e Giulia, Ivana ha raccontato di come il Grande Fratello, e in particolare la partecipazione di Silvia Burgio nell’ottava edizione, abbiano alimentato in lei il desiderio di intraprendere un cambiamento: “C’era il Grande Fratello e c’era questa concorrente che aveva completato il percorso. Era una persona come tutte, io la guardai innamorata e incantata e dissi che volevo essere come lei. Ognuno vive la transizione a modo suo, ma io volevo essere naturale, a me interessava solo l’operazione, io non mi immaginavo a vivere rapporti fisici da maschio. La disforia non è uguale per tutti.
Poi ho scoperto che la gieffina si era operata a Trieste e io sono andata nella stessa clinica, avevo 19 anni. Ho dovuto attendere perché il giudice all’inizio mi ha bocciato la richiesta due volte, perché mi sono presentata in camicia e con la coda di cavallo e mi sono sentita dire ‘tu sei troppo maschietto, non penso che sei così sicura’. Non è stato facile, ma poi è andata, anche se sono stati interventi lunghi e complicati e mia madre è sempre stata accanto a me. Sono mancata un mese da casa per questa operazione. Io sono quella che sono grazie alla mia mamma. Un’altra che mi è stata vicina è stata la mia bisnonna, che mi ha detto che lei ha sempre capito che ero una ragazza”.
Discriminazioni e sofferenza in famiglia e a scuola
Ivana Castorina non ha nascosto le difficoltà che ha vissuto fin dall’infanzia, raccontando episodi dolorosi di rifiuto e violenza: “Anche a scuola non è stato facile, da bambina nessuno voleva giocare con me, io tornavo a casa dicevo ‘mamma perché le compagnette non vogliono che stia con loro e i compagnetti ridono di me?’. Lei mi rispondeva di giocare con la maestra”.
Ha poi aggiunto: “Anche in casa sono successe cose non belle. Il padre di mio fratello mi diceva ‘se nasce maschio ti tagli i capelli, le unghie, butti le bambole, prima che lo fai venire malato come te’. Quando ho saputo che mia mamma aspettava un maschio ho avuto molta paura. Io ci tenevo troppo ai miei capelli, perché erano la cosa che mi faceva sentire meglio. Eppure ancora oggi c’è ancora così tanto da fare. Infatti ho fatto questo coming out perché parlarne aiuta chi ci guarda, così come la storia di quella ragazza in un vecchio GF ha aiutato me. Però non capisco perché ancora oggi la società ci ostacoli e ci veda come una minaccia”.
Dopo l’intervento: la scoperta della donna che è diventata
Infine, Ivana ha fatto riferimento al momento in cui ha completato il percorso di transizione e a ciò che è venuto dopo: “Io il 25 di maggio del 2009 ho concluso il mio percorso di transizione e da lì sono rinata. Da quel momento sognavo di trovare un uomo, che mi amasse, avere una famiglia, di essere accettata. Poi è ovvio che hai sempre la paura della società. Adesso sono una donna sposata e sono una metalmeccanica”.
Ha continuato: “Appena operata ho avuto un periodo di scoperta del mio corpo, dovevo capire cosa mi piaceva, cosa non mi piaceva, cosa mi attraeva di più. Quindi c’è stato un periodo di relazioni fugaci e incontri, ho trovato uomini che si sono anche innamorati, ma che mi hanno detto ‘non sono pronto a dirlo ai miei’ o ‘non mi va di affrontare la società’”.
E ha concluso: “Ho avuto diverse relazioni anche importanti, il mio primo amore all’età di 21 anni ed è durato tre anni. Poi un mio fidanzato mi ha ferito molto quando dopo aver chiuso la storia mi disse ‘tu non sai i problemi sociali che mi hai portato’, io l’ho guardato e gli ho detto ‘quando mi baci, baci un uomo? No! Quando mi tocchi, tocchi un uomo? No. Ecco, adesso ti saluto e non mi vedrai mai più’”.