Negli ultimi giorni, numerosi ex gieffini hanno commentato il caso delle accuse mosse da Fabrizio Corona ad Alfonso Signorini nel programma Falsissimo. Tra questi, oltre a Elenoire Ferruzzi, Stefano Bettarini e Filippo Nardi, anche Raffaello Tonon ha deciso di esprimersi, suscitando polemiche sui social.

Le dichiarazioni iniziali di Raffaello Tonon

Su Instagram, l’ex concorrente del GF Vip 2 ha scritto: “L’affaire Signorini è una storia trita e ritrita. In questi anni, per strada, ho incontrato tanti ragazzi e ragazze che mi chiedevano come poter entrare in casa, ho sempre risposto: mediamente i provini. Ora veniamo a sapere che forse c’erano provini e provini. La colpa non è di Signorini, ma è di chi ha deciso di andare con la regina. Se tutto sarà confermato, la colpa, se di colpa si può parlare, – parliamo di adulti e consenzienti – é di chi ha acconsentito. Al posto di andare a battere il cartellino in fabbrica e sfoggiare la folgorante bellezza nel fine settimana, ha risposto al primo messaggio, al secondo, al terzo e via dicendo.

Escludo per il piacere di avere una corrispondenza con un giornalista, colto, melomane, raffinato, è chiaro a tutti, ma per entrare nello star system – muoio dal ridere – intanto che scrivo questa parola. Chi va per questi mari, questi pesci piglia, per quanto riguarda Signorini risponderà davanti all’editore e alla sua coscienza”.

Il chiarimento di Tonon dopo le polemiche

Dopo le reazioni contrastanti, Raffaello Tonon ha precisato: “Grazie a tutti per i tantissimi commenti alla storia precedente. Grazie davvero. Desidero precisare che non ritengo normale che i criteri per scegliere collaboratori o concorrenti in qualsiasi e dico qualsiasi ambito, siano quelli di cui è accusato Signorini. Per nessuna ragione e in nessun ambito.
Tuttavia ribadisco, che il maggiorenne, che si trova coinvolto ha tre strade: dare spazio alle proposte, andarsene e chiudere i rapporti, oppure scegliere la seconda opzione e passare in caserma per segnalare l’accaduto. Uomo o donna che sia. In queste situazioni, non credo ai ripensamenti, al disorientamento. Tanto meno credo alle titubanze verso le denunce sporte dopo anni e soprattutto dopo avere acconsentito e avere avuto ciò che desideravano.
Dopodiché, ogni maggiorenne è libero di comportarsi come crede ma è inevitabile che a un certo momento i nodi vengano al pettine. A questo punto, corre l’obbligo, di prendersi le proprie responsabilità. Possibilmente rispettandosi, quindi agendo spinto da onestà, e soprattutto onestà intellettuale. Spero di avere chiarito al meglio, la mia posizione
”.