A cura della Redazione

La vittoria del Napoli ad Udine consente ai partenopei di restare in testa alla classifica di Serie A in solitaria, riprendendosi quel primo posto che era stato momentaneamente appannaggio dell'Inter dopo il successo dei nerazzurri nell'anticipo di sabato contro  il Cagliari. L'1-0 siglato da Jorginho dopo la respinta di Scuffet sul rigore calciato dallo stesso centrocampista, regala la dodicesima vittoria stagionale in campionato agli azzurri su quattordici gare.

Sono ormai ventisei i risultati utili consecutivi della formazione allenata da Maurizio Sarri, considerando anche lo scorso tonreo: ventidue successi e quattro pareggi.

Il Napoli, con gli attuali 38 punti dopo quattordici giornate, detiene il record della sua storia. Mai era arrivato a tanto, neppure ai tempi d'oro dell'era maradoniana. COnquistato anche lo scettro di miglior difesa con 9 reti al passivo, in coabitazione con la Roma (che però ha una partita in meno).

La vittoria contro l'Udinese, seppur frutto di un gioco non entusiasmante espresso dalla formazione azzurra, diversamente da quanto accade nella maggior parte dei casi, è fondamentale per restare in corsa per lo scudetto. Al momento, è l'Inter di Spalletti la principale rivale degli azzurri dopo il pari della Roma a Genova. Resta in corsa, ovviamente, anche la Juventus, seppur staccata dalla capolista di quattro punti.

«E' stato un successo pesante, conquistato con grande applicazione su un campo in condizioni molto precarie», ha detto Maurizio Sarri al sito ufficiale del club. «E' stata una di quelle partite che definiamo "sporche", fatte di aggressività e attacco sulle seconde palle. Purtroppo non posso evidenziare che su un terreno di gioco così rovinato è difficile dare spettacolo - ha proseguito il tecnico -. Noi siamo stati penalizzati perché non avevamo un buon controllo di palla e siamo stati costretti più di una volta ad usare un tocco in più che ci rallentava l'azione. Detto questo, sicuramente rispetto al passato siamo cresciuti, perché quando non avevamo un rendimento qualititivamente alto, a volte abbiamo perso le gare. Stavolta la squadra ha dimostrato maturità e anche grande determinazione. Abbiamo capito che se difendiamo alti e bene possiamo vincere le partite anche soffrendo in fase propositiva. Non si può essere sempre al top - ha concluso l'allenatore azzurro - perché giochiamo ogni tre giorni e ci può essere un deficit di energie».

Archiviata la pratica Udinese, ora il pensiero è rivolto alla sfida delle sfide di venerdì 1 dicembre, quando al San Paolo arriverà la Juventus. «Non può essere una partita decisiva nè dobbiamo avvertire grande pressione di classifica perchè mancano 24 gare al termine del campionato - spiega Sarri -. Sicuramente è una partita sentita e importante e noi cercheremo di dare il massimo in termini di intensità come d'altro canto stiamo facendo sempre sinora».

La gara contro i bianconeri si preannuncia da "tutto esaurito". Sono infatti già 50mila i tagliandi venduti (inclusa la quota abbonati).

(foto di Salvatore Gallo - Foto & Fatti)

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