La notizia che Chiara Ferragni sarà co-conduttrice della 76esima edizione del Festival di Sanremo, è esplosa come una bomba, riempendo i siti di informazione e di gossip con una velocità probabilmente senza eguali.

La scelta di Amadeus di farsi affiancare dalla moglie di Fedez nella conduzione delle le due serate più importanti della rassegna canora del nostro Paese, la prima e l’ultima, non è stata casuale. La Ferragni è senza dubbio uno dei personaggi più seguiti e amati, in particolare dal popolo dei social media, con un numero di follower (28 milioni su Instagram) che fa impallidire tutto il resto, senza parlare, poi, dell’enorme seguito di fan sparsi in ogni angolo del Pianeta.

Ovviamente, com’era lecito aspettarsi, l’annuncio sull’approdo della Ferragni al Festival in qualità di co-conduttrice, dato in diretta al TG1 delle 20, ha scatenato tantissime reazioni che hanno letteralmente inondato il web: c’è chi ha apprezzato la scelta del direttore artistico, sostenendo e incoraggiando Chiara per l’arduo compito che le spetta, e chi invece si è mostrato contrario, ritenendo l’influencer inadeguata e non all’altezza per il ruolo.

Giulia Salemi: "Quello che sono lo devo anche a Chiara Ferragni"

Ma il mondo social sembra essersi schierato in maggioranza dalla parte di Chiara. Giulia Salemi, influencer da quasi 2 milioni di follower su Instagram, e fidanzata di Pierpaolo Petrelli, ha condiviso sul suo account un lungo post in cui si schiera pubblicamente al fianco della Ferragni: “Chiara Ferragni alla conduzione del Festival di Sanremo è un sogno che si realizza. Intendo dire il nostro sogno, quello delle generazioni di influencer e content creator che sono cresciute guardando a lei come un punto di riferimento a cui ispirarsi per costruirsi un futuro. La notizia mi ha emozionato, lo ammetto, come se su quel palco che tutti sogniamo dovessi salire io. Perché Chiara ha questa forza, quella di unire le persone, condividere le sue emozioni e le sue idee con chi la segue, il must have di chi fa questo lavoro. Chiara Ferragni è diventata ‘essenziale’ facendo quello che in tanti cerchiamo di fare bene ogni giorno, a volte riuscendoci ed altro no. Il Governo italiano nel momento più duro della pandemia si è affidato a lei per sensibilizzare i giovani all’uso della mascherina; il direttore degli Uffizi di Firenze, Eike Schmidt, si è affidato a lei per avvicinarli all’arte; Liliana Segre l’ha voluta per sensibilizzare sui temi della Shoah. Io oggi non devo più spiegare che lavoro faccio grazie a Chiara Ferragni, che ha dato dignità ed identità ad una categoria enorme di lavoratori che fino a poco tempo fa erano considerati degli idioti che si facevano i selfie. Se oggi ho comprato una casa, ho aperto il mio brand, sono testimonial ed ambassador di 4 brand, se faccio tv in branded content e faccio almeno 50 attivazioni digital all’anno, in qualche modo è grazie anche a Chiara Ferragni, che prima di tutte noi questo lavoro lo ha immaginato. Mio padre fa il poliziotto da 30 anni, un servitore dello Stato, ed è fiero di me perché faccio l’influencer. Anche per questo, grazie Chiara”.