Micol Incorvaia rompe il silenzio dopo il polverone mediatico che si è sollevato in merito alla sua frase “Il corriere ha suonato alle 9,30. Mi ha svegliata e obbligata a scendere dal letto. Sono sconvolta”.

L’ex concorrente del Grande Fratello Vip è finita nell’occhio del ciclone per le sue affermazioni fatte durante alcune Instagram stories, tanto che sia Fiorello, a Viva Rai2, che Luciana Littizzetto, a Che tempo che fa, sono entrati a gamba tesa sull’ex vippona. 

Le parole di Fiorello

Sto pensando a Micol Incorvaia… Ci dispiace per te, non si fa. Io spero che il corriere sia stato arrestato subito. Io spero che il corriere sia stato radiato dall’Albo dei corrieri, perché alle 9,30 tu non puoi svegliare una povera… Che lavoro fa? Ex concorrente del Grande Fratello Vip. Perché lei è vip. Sai perché è vip? Non lo so perché è vip! Perché credo sia la sorella di un’altra Incorvaia che sta con il figlio di Eleonora Giorgi, quindi parte tutto da Eleonora Giorgi. Il ‘vippismo’ parte da Eleonora Giorgi che si è sposata con Massimo Ciavarro, ha fatto un figlio il quale che si è fidanzato con un’altra Incorvaia che è l’ex del cantante de Le Vibrazioni. Quindi noi volevamo esprimere cordoglio e solidarietà…”, le parole pungenti di Fiorello.

La lettera del corriere Amazon 

Anche Luciana Littizzetto, nel corso dell’ultima puntata di Che tempo che fa, ha recitato la “finta” lettera del corriere Amazon: “Ho ricevuto un messaggio da parte del fattorino di Amazon che mi ha chiesto se cortesemente potevo dare questo messaggio alla Micol”, le parole della conduttrice, che poi è passata alla lettura dell’epistola: “Cara Micol, grandissima sorella vip. Sono il fattorino di Amazon, mi spiace averti tirata giù dal letto a quell'ora infame obbligandoti a fare due passi, avrei dovuto immaginare che tu dormissi ancora. Mi sono sentito sporco nell'anima, colpevole fino al terzo grado di giudizio nominami pure come al Grande Fratello e condannami senza televoto. Io che mi ero comodamente alzato alle 5 ed ero andato a ritirare il furgone per iniziare il mio giro di consegne. Errore mio, dovevo aspettare che ti svegliassi tesoro, strappandomi i peli del naso nell'attesa. Anzi, scusami se non ti ho nemmeno portato un croissant appena sfornato da Cannavacciuolo. Perdonaci, noi siamo gente viziata che lavora 30 ore al giorno e paga un mutuo e compra le cose a rate. Non siamo umili come te. Adesso devo lasciarti Micol, vorrei scriverti di più ma devo fare 18 consegne in mezz'ora. Ti auguro buon appetito, credo che sia più o meno l'ora. Scambiamoci i numeri e mi chiami quando vuoi tu, anche di notte, quando torni dalla discoteca se ti viene meglio, mi vesto e arrivo. Buonanotte Micol, torna a dormire che è la cosa che ti viene meglio”.

Micol Incorvaia rompe il silenzio

Poche ore fa, Micol Incorvaia, rispondendo alle curiosità dei follower su Instagram, ha deciso di rompere il silenzio sul “Corriere-gate”: “Per quanto riguarda la satira che è stata fatta al riguardo, ho riso anche io, per quanto alcune uscite non fossero esattamente di buon gusto. Quello che mi ha fatto ridere di meno, invece, è stata la disinformazione e il modo in cui la disinformazione possa generare cattiveria da parte di gente che non ha nulla a che fare con te, che non conosce la tua storia e che soprattutto non si documenta prima di prendersi la briga di venire a insultarti. Cioè, prima di prenderti quella briga lì, prenditi quella di informarti meglio, perché se le persone in questione avessero visto le stories saprebbero che il mio tono era assolutamente ironico, e che io chiarivo il fatto che stessi subendo dei ritmi di vita sfalsati che ormai non corrispondevano più a quelli della vita reale. Io stavo male per i ritmi sonno-veglia completamente andati”.