Lo scorso dicembre, Il Messaggero ha dato in anteprima la notizia della denuncia per stallking che Manuel Bortuzzo ha fatto nei confronti della sua ex fidanzata Lulù Selassie, aggiungendo anche che è stato imposto all’ex gieffina di indossare il braccialetto elettronico. A distanza di mesi, lo scorso aprile Lulù ha deciso di parlare e raccontare com’è stato convivere con il dispositivo applicato dalle forze dell’ordine, rivelando di aver passato tutta l’estate rinchiusa in casa.
Ospite di Seconda Vita, podcast di Gabriele Parpiglia, Jessica Selassiè ha raccontato che il braccialetto di sua sorella ha dato diversi problemi, e che in più occasioni gli agenti di Polizia si sono presentati a casa loro: “Se il braccialetto elettronico di mia sorella funzionava? Non sempre, qualche volta suonava senza motivo, altre si sono presentati degli agenti per controllare se Lulù fosse a casa, anche quando noi non c’eravamo. Sono arrivate delle pattuglie anche quando noi non eravamo a Roma. Noi da settembre ci siamo trasferite a Milano, due volte, anche nell’estate passata noi non eravamo a casa a Roma, ma Lulù aveva addosso il braccialetto, ma portava con sé anche il dispositivo che lo accompagna - si legge su Biccy -. Due volte sono arrivati a casa i Polizia e hanno cercato Lulù. Hanno detto ‘a noi risulta che non funziona bene il braccialetto, volevamo capire dove si trovasse lei per monitorarla’. Gli agenti hanno trovato mio fratello che ha detto loro ‘le ragazze vivono a Milano e nel caso sentite un commissariato che si occupi di questa cosa in quella città, perché le ragazze non vivono più qui”.
Jessica ha anche spiegato che per lei e le sue sorelle è difficile lavorare in tv dopo la condanna di Lulù: “Come mai non ci vogliono ospitare in tv per parlare? Noi ce lo siamo spiegato dicendo che, o siamo personaggi troppo trash, troppo Mediaset… vogliamo dire che è perché siamo sorelle di una ragazza condannata che ha fatto male a una persona che è sulla sedia a rotelle? Forse un vero e proprio ostracismo nei nostri confronti. Oggi le cose non sono cambiate molto. Ho conosciuto tante persone, anche professionisti, ma è difficile a chiudere serate o contratti con i brand. La situazione è peggiorata da dicembre. La denuncia per stalking ha messo una pietra pesante, difficile da superare”.