Era il settembre del 2020 quando al Grande Fratello Vip scoppiò il cosiddetto “Ares gate”. Durante una notte all’interno dell’allora Casa di Cinecittà, Rosalinda Cannavò e Massimiliano Morra avevano fatto rivelazioni su fughe notturne da una villa, su “Lucifero” e manipolazioni. In seguito esplose uno scandalo di cui si occupò anche la Procura. Ospite del podcast 1% Donne, Rosalinda ha spiegato che per lei è stato terapeutico liberarsi di tutti gli scheletri che aveva nell’armadio.
“Per anni sono stata un po’ isolata dal resto del mondo, stavo solo con persone molto più grandi di me e ho perso tante amicizie. Non sapevo nemmeno più rapportarmi con i miei coetanei. Poi ho deciso di fare questo reality, di rimettermi in gioco, con molta fatica, perché ero molto restia, io non volevo assolutamente fare il Grande Fratello Vip, e invece mi ha aiutata tantissimo perché ero dentro una casa con ragazzi e ragazze della mia età e quello mi ha aiutata tanto a sbloccarmi. Ho deciso di fare il GF Vip con leggerezza, senza pensare che è un programma dove non puoi avere scheletri nell’armadio, perché tanto vengono fuori, e io ne avevo tanti scheletri nell’armadio. Credevo che sarei rimasta un mese, giusto il tempo di guadagnare qualche soldino, e quindi permettermi di respirare un po’, visto che facevo un po’ di fatica a Milano. In realtà poi sono rimasta sei mesi. Ma non mi pento di nulla, perché credo che ad oggi sia la scelta più giusta che io abbia mai fatto. Perché io dentro di me, inconsciamente, volevo liberarmi di tante cose, e lo volevo fare pubblicamente, perché sapevo che la gente aveva un’idea di me completamente sbagliata, io non ero quella. Prima di partire per entrare nella casa, dentro di me mi dicevo, ‘mi raccomando, devi stare attenta, non dire questo, non dire quello, mi raccomando’. Invece poi da subito ho fatto tutt’altro, mi sono aperta come non mai”.