La frattura tra il Comune di Sanremo e la Rai è ormai profonda, e il rischio che il Festival della Canzone Italiana lasci la città dei fiori non è più solo un’ipotesi. Dopo mesi di tensioni e trattative, la situazione sembra giunta a un punto di rottura: il Festival 2026 potrebbe non svolgersi nella sua sede tradizionale, e prendere invece una nuova direzione, forse addirittura itinerante.
Una crisi annunciata
Le prime crepe sono emerse già sette mesi fa, quando il Tar della Liguria ha imposto una gara pubblica per l’assegnazione del Festival, dichiarando illegittimo l’affidamento diretto alla tv di Stato. Da quel momento, i rapporti tra la Rai e l’amministrazione comunale si sono complicati.
Il Comune di Sanremo, forte della risonanza dell’evento, ha alzato la posta chiedendo:
- l’1% degli introiti pubblicitari (oltre 60 milioni di euro nel 2024),
- un 30% extra sullo sfruttamento del marchio,
- e l’organizzazione di altri quattro eventi collaterali legati alla kermesse.
Richieste considerate eccessive dalla Rai, che ha iniziato a valutare soluzioni alternative.
Rai pronta a cambiare rotta
Secondo quanto riportato dal Sole 24 Ore, martedì 22 luglio si è svolta a Viale Mazzini una riunione di alto livello, durante la quale è emerso un vero e proprio muro contro muro. La Rai, infatti, ritiene inaccettabili le condizioni poste dal Comune, in particolare la richiesta di riconoscere a Sanremo la titolarità del marchio e del format.
In risposta, l’azienda avrebbe minacciato un rebranding: se entro il 1° agosto non si troverà un accordo, il Festival del 2026 potrebbe chiamarsi semplicemente “Festival della Canzone Rai”, perdendo così ogni riferimento alla città ligure.
Le alternative: Viareggio, Napoli, Rimini, Torino
In vista di un possibile trasloco, la Rai avrebbe già avviato interlocuzioni con diverse città italiane. Tra le più quotate:
- Viareggio (dove si tenne un’edizione del Festival nel 1948, trasmessa in radio dalla Rai),
- Rimini (che ospitò una rassegna musicale nel 1947),
- Napoli, Torino e Milano.
Il Comune di Viareggio ha confermato contatti in corso, dichiarando pubblicamente l'interesse ad accogliere l’evento.
Il futuro del Festival: rottura o compromesso?
Nel frattempo, anche il sottosegretario alla Cultura, Gianmarco Mazzi, è intervenuto sul tema, affermando che il Festival andrà incontro a un’evoluzione e che “molte cose potrebbero cambiare”.
Fino a pochi giorni fa sembrava certo che l’edizione 2026 si sarebbe tenuta a Sanremo. Oggi, quella certezza vacilla. Il Consiglio di Amministrazione Rai previsto per il 30 luglio potrebbe essere decisivo: se entro quella data non si raggiungerà un'intesa, il Festival potrebbe davvero lasciare la Liguria dopo oltre 70 anni di storia.