Tommaso Franchi, uno dei volti più amati dell’ultima edizione del Grande Fratello, ha sorpreso tutti tornando alla sua vita di sempre: lavoro manuale, quotidianità e un legame profondo con la città di Siena e la sua contrada. Nessuna corsa alla fama: per Tommaso, il successo non è apparire, ma restare sé stessi.

In questa sua prima intervista dopo il reality, rilasciata a Buongiorno Palio, trasmissione in onda su RadioSienaTV, mette in luce la forza della normalità, il peso della visibilità e il valore di avere “un mestiere tra le mani”. In un’epoca in cui la celebrità sembra essere l’obiettivo di molti, lui sceglie la strada opposta: quella della semplicità e della concretezza.

“La città ti è sempre accanto”

A Siena, il senso di appartenenza e il calore cittadino sono profondi e radicati, soprattutto quando qualcuno compie un percorso particolare, come un reality. Alla domanda se abbia sentito questo affetto, Tommaso Franchi risponde con umiltà: “Certo, l’ho sentito, ma in realtà non me lo meritavo, perché non è che ho fatto chissà cosa di importante. Ma qualsiasi cosa tu faccia, bene o male, la città ti è sempre accanto, e questo è bello, bellissimo. Non sono un medico, non sono uno che ha scoperto qualcosa, però allo stesso tempo il calore te lo fanno sentire comunque”.

“Preferisco far parte del pubblico”

Negli ultimi giorni, Tommaso è finito sotto i riflettori per alcune polemiche post-reality. Ma lui stesso ammette di vivere con distacco l’esposizione mediatica: “Uscito da lì, devi mettere in conto che sei un personaggio pubblico, quindi soggetto a commenti di qualsiasi tipo. La cosa che ho capito io è che preferisco far parte del pubblico che essere un personaggio.

Mi defilo un po’ da tutto questo, da quello che questo contesto ti porta dietro, da queste rogne. Ho deciso di seguire la mia strada, quella che era prima”.

“Meno male che ho un mestiere tra le mani”

Sui social ha scritto una frase che riassume la sua filosofia: “Meno male che ho un mestiere tra le mani”. Quando gli chiediamo di approfondire, Tommaso Franchi risponde: “Purtroppo da contratto non posso andare nello specifico, quindi mi sono limitato a dire quello. Però il dettaglio ‘ho un mestiere tra le mani’ è fondamentale, al giorno d’oggi. Credo sia una cosa che qualsiasi ragazzo dovrebbe capire”.

Prima del reality, Tommaso faceva l’idraulico: “Mi sono diplomato con 60, il minimo, al liceo scientifico. Poi ho fatto vari lavori, l’ultimo dei quali era l’idraulico. È una scelta nata dopo aver provato tante cose. È un mestiere che mi dà soddisfazione, perché faccio qualcosa di tangibile. Mi piace aggeggiare, come si dice in toscano, con le mani. Mi piace girellare con il furgone, fare due chiacchiere”.

“Voglio restare qui, tra cavallini e lavoro”

E il futuro? Non ci sono sogni di palcoscenici o copertine: “Mi piacerebbe stare sempre qui o nei dintorni, avere qualche cavallino da accudire. Indipendentemente dal lavoro. Credo che manterrò quello che faccio. Adesso continuo con la formazione, non ho intenzione di mettermi in proprio”.

Una scelta controcorrente

Molti avrebbero sfruttato la popolarità per entrare nel mondo dello spettacolo. Tommaso Franchi no: “Questa è la prima intervista che faccio dal 31 marzo. Ogni settimana mi contattano, ma non mi interessa. L’ho vissuta come un’esperienza di vita, un esperimento. Non era neppure una mia idea: mi hanno candidato gli amici, dopo che il programma mi aveva scritto. È stato un caso

Non è mai stata la mia intenzione e sono contento di aver mantenuto questa linea, perché è facile perdersi. Bisogna ricordarsi che è un fuoco di paglia: esci da lì e non hai imparato niente di concreto. Ho fatto un’esperienza, ma non una scuola di recitazione”.

Il prezzo della visibilità

Alla domanda su com’era la vita nella casa del Grande Fratello, Tommaso risponde con realismo: “Più il percorso continua, più diventi debole. Dopo sei mesi esci stanco, tanto stanco. Non è un programma meritocratico: arrivare in fondo non significa aver fatto meglio di chi è uscito prima. Forse la gente si è rivista in me come una persona normale, tranquilla”.

L’umiltà, però, può diventare un’arma potente. Anche quando la visibilità porta con sé contrasti: “Ci sono cose belle, come tanti regali e apprezzamenti, ma anche aspetti che fanno storcere il naso. Alcuni fan ti seguono tanto, fino a diventare soffocanti. Sono pro e contro: di pro, sinceramente, non ce ne sono molti. Ti arrivano regali che ti fanno pensare: ma io cosa ho fatto per meritare questo? Ti resta quasi un senso di disagio”.

E se avesse partecipato al reality in un altro momento? “No. È stato il momento giusto. Più avanti non l’avrei accettato, perché avrei avuto già qualcosa che mi permetteva di dire no. A 24 anni puoi spaziare da un ambito all’altro senza avere rimorsi”.