A un anno di distanza dal suo ingresso nella Casa più spiata d’Italia, Lorenzo Spolverato torna a raccontare la sua esperienza al Grande Fratello. Il modello milanese, tra i protagonisti più discussi e divisivi dell’ultima edizione, si è affidato al suo profilo Instagram per tracciare un bilancio personale.

Un anno fa: l’ingresso nella Casa

Un anno fa entravo in una Casa. Una porta rossa, tante telecamere... e nessuna certezza. Solo una: quella di voler essere me stesso, sempre”, ha scritto Lorenzo. Senza paura di mostrare la sua vera natura, ha deciso di vivere l’esperienza “di pancia, di cuore, di verità”, senza recitare un ruolo, ma lasciandosi trasportare dalle emozioni.

197 giorni di vita intensa

La permanenza nella Casa non è stata solo una partecipazione a un reality, ma una vera e propria vita vissuta in ogni sua sfumatura. “Ho riso, ho pianto, ho amato, ho discusso, ho sbagliato, ho chiesto scusa”, racconta Spolverato, sottolineando come ogni emozione fosse amplificata, ogni silenzio pesante e ogni parola risuonasse con forza.

Autenticità senza maschere

L’ex gieffino ha ribadito la sua scelta di mostrarsi per quello che è realmente, senza filtri né personaggi costruiti: “Sono istintivo, emotivo, impulsivo, ma sempre vero”. Ed è proprio questa autenticità che lo ha esposto sia all’amore che alle critiche. “Preferirò sempre un attacco sincero a un applauso finto”, afferma con fermezza.

Uno sguardo al passato e un futuro fiero

Oggi, a un anno di distanza, Lorenzo Spolverato non cambierebbe nulla del suo percorso. “La vittoria più grande è essere rimasto fedele a me stesso”, dice con orgoglio, riconoscendo il valore di ogni esperienza, positiva o negativa, e ringraziando sia chi lo ha sostenuto sia chi lo ha criticato.

Ringraziamenti e gratitudine

Infine, il modello milanese esprime gratitudine verso i suoi ex coinquilini, con cui ha condiviso momenti indimenticabili, e verso il Grande Fratello, definito non solo un programma ma “un pezzo di vita”. Una sfida e un’esperienza unica, che chi non l’ha vissuta in prima persona può solo immaginare.