Un racconto intenso, personale e coraggioso quello di Clizia Incorvaia, ospite di Caterina Balivo nella puntata di La Volta Buona andata in onda mercoledì 17 settembre 2025. L’influencer e modella ha deciso di rompere il silenzio su uno dei capitoli più bui della sua vita: il rapporto malato con il cibo, la pressione dell’industria della moda e la difficile accettazione del proprio corpo.

«Mi pesavano ogni settimana. Mi dicevano che ero una vacca»

Aveva solo 19 anni quando ha iniziato a lavorare come modella. Dietro le luci dei riflettori, però, si nascondeva un mondo spietato. «Mi pesavano ogni settimana, mi dicevano che ero una vacca», racconta senza filtri. Parole che l'hanno segnata profondamente e l'hanno spinta in un vortice autodistruttivo.

«Ho iniziato a contare le calorie, a saltare i pasti. Sono arrivata a mangiare una sola mela al giorno», ammette. Un comportamento che, col tempo, è sfociato in un vero e proprio disturbo alimentare.

«Avevo fame. Ho ripreso i biscotti dalla spazzatura»

Il racconto di Clizia si fa ancora più crudo quando ricorda uno dei momenti di massima disperazione: «Una volta ho buttato dei biscotti, poi li ho ripresi dalla spazzatura perché avevo una fame micidiale». Un gesto che ha rappresentato per lei un campanello d’allarme, il segnale che qualcosa doveva cambiare.

Il corpo come “difetto” e il bisogno di nascondersi

«Ho sempre avuto un bel sedere», dice, «ma mettevo pantaloni larghi per far sembrare che non ce l’avessi». Le sue forme naturali, considerate un difetto da nascondere nell’ambiente della moda, diventavano motivo di disagio: «Vivevo male il rapporto con la mia fisicità».

La svolta: lo studio e il sostegno della famiglia

A salvarla non è stata una dieta, né un ritorno alle passerelle, ma un cambio di rotta radicale. «Lo studio mi ha salvata», confessa. «Avevo altri piani, non facevo solo la modella. E la mia famiglia mi è sempre stata accanto». Un nuovo progetto di vita, fondato su basi più solide, ha rappresentato per lei l’inizio di una vera rinascita personale.

Il messaggio alle donne: «Non siamo vittime della bilancia»

Clizia oggi è una donna diversa: consapevole, libera e determinata a usare la sua esperienza per inviare un messaggio positivo. «Cerchiamo di non essere più vittime della bilancia», dice rivolgendosi soprattutto alle donne. Un invito a liberarsi dalle gabbie dell’apparenza, a riconoscere il proprio valore al di là dei numeri.