Questa sera andrà in onda la nuova puntata del Grande Fratello, e tra gli inquilini emerge una storia che colpisce per intensità e dolore: quella di Giulia Soponariu. La giovane ha raccontato ai coinquilini un trauma che ha segnato profondamente la sua infanzia, un’esperienza che ha avuto ripercussioni anche sulla madre.
Quando aveva solo quattro anni, Giulia è stata rapita a Nichelino. Racconta la giovane: “Mi ricordo solo che sono salita su un furgone bianco con questi due uomini, e pensavo ‘loro due mi devono portare a casa’. Inizio a piangere e chiamavo mamma, urlavo, e da lì non mi ricordo più niente. Mi sono svegliata in un benzinaio, in un campo abbandonato. Mi hanno buttata come un sacco di patate”.
L’intervento dei militari e di un elicottero ha permesso il suo salvataggio, ma il trauma ha lasciato segni profondi. La madre ha cercato di proteggerla facendole credere che tutto fosse stato solo un sogno: “A nove anni, nella testa di mia mamma era ‘Le faccio credere è un sogno’. Io fino agli 11 anni ho avuto paura di dormire da sola”.
Crescendo, Giulia ha provato a raccontare l’accaduto a nuovi amici e insegnanti, ma spesso non le credevano: “Ero in quinta elementare, nuovi amici… io sono una che si apre abbastanza, avevo la migliore amica e il migliore amico, e gliel’avevo detto, anche alla maestra di religione. Tutti mi dicevano: ‘Non è vero’”.
Solo quando ha ricevuto un articolo di giornale che parlava della vicenda, ha potuto dimostrare la verità: “Quando ho ricevuto il giornale in mano, la prima cosa che ho fatto è stata mandarlo a tutti e dire: ‘Guardate, è vero!’”.
Nonostante l’esperienza traumatica, Giulia mostra una notevole resilienza: “È stata una cosa che a me non mi ha toccata, perché ringrazio Dio che mi è successo da piccola, però con mia madre non posso toccare l’argomento”.


