Sophie Codegoni, influencer e volto televisivo, ha scelto il salotto di La volta buona per raccontare un periodo molto complicato della sua vita: la gestione del corpo e delle emozioni dopo la gravidanza, tra stress, perdita di peso e commenti negativi sui social.

I commenti sui social e il dolore nascosto

Durante la puntata, condotta da Caterina Balivo, il tema centrale è stato il rapporto con il corpo e l’alimentazione. Balivo ha spiegato: “Sophie ha una forma fisica splendida, ma dopo la gravidanza ha perso molto peso. E questo ha avuto riflesso sui social, il suo mondo professionale”.

Sophie Codegoni ha raccontato come i commenti online abbiano influenzato il suo equilibrio: “Sembra un manico di scopa”, “È anoressica”, “Non è più femminile”. Parole che hanno ferito profondamente l’influencer e l’hanno portata a riflettere sul giudizio costante che il corpo femminile riceve online.

Perdita di peso e consapevolezza del malessere

Codegoni ha spiegato che la perdita di peso non era legata a una dieta o a un desiderio estetico: “Non ero magra in maniera sana, anche se cercavo di mangiare. Lo stress incideva tanto e dimagrivo sempre di più, anche senza volerlo”.

L’influencer ha anche ammesso di aver modificato alcune foto sui social per sembrare più formosa, segno della fragilità emotiva di quel periodo: “Mi piace il corpo magro, ma in quel periodo non stavo bene, era un magro sciupato”.

Quando i commenti diventano violenza

Il momento più difficile è arrivato con i commenti che toccavano la sua maternità: “I commenti che mi hanno ferito di più sono stati quando hanno iniziato a dire ‘Hai una figlia, vergognati’, ‘Spero che ti tolgano la bambina’”. Queste parole hanno spinto Sophie a prendersi cura di sé, anche con l’aiuto di una psicologa. Oggi ha ritrovato serenità e peso, affrontando la questione con lucidità e maturità.

Il messaggio di Sophie Codegoni

La storia di Sophie Codegoni è diventata un invito a non giudicare l’aspetto fisico altrui e a considerare le fragilità nascoste dietro ogni immagine perfetta. Come sottolinea Caterina Balivo: “Oggi la tua storia finalmente la puoi raccontare in maniera diversa”.