Luzzi è stata ospite a “Le Iene” per recitare un potente monologo dedicato alle donne, partendo dai dati drammatici sui femminicidi del 2025.

Secondo le statistiche, 85 donne sono state uccise nel 2025, il che significa due donne a settimana uccise dai loro compagni o ex compagni, semplicemente perché hanno osato dire “no, non ci sto più”.

Per questa incredibile autoaffermazione pagano un tributo di sangue che viene contabilizzato con brutalità dalla cronaca”, commenta l’ex concorrente ed opinionista del Grande Fratello.

La rivoluzione antropologica femminile

L’attrice sottolinea come la vera rivoluzione non derivi dal lavoro o dal ruolo sociale, ma dal semplice fatto che le donne parlano.

Intimidazioni, violenze, continue giustificazioni inutili perché la paranoia è paranoia. E poi lui offende, picchia e urla: ‘No, non lo farò più’”, continua la Luzzi.

Come interrompere i rapporti tossici

Beatrice invita tutte le donne a riconoscere le relazioni pericolose e a prendere decisioni coraggiose: “Sta a noi capire che certe storie non le salvi, le interrompi. E non perché noi siamo più dure, ma perché poi siamo quelle che vengono barbaramente uccise”.

L’ex gieffina sottolinea che la rivoluzione non fallirà se gli uomini non l’accetteranno, ma se ci saranno sempre donne pronte a giustificarli. “È fatto così: poverino, soffre, ama troppo…”, conclude Beatrice.