Can Yaman ha lasciato l’Italia e la sua residenza romana da circa un mese. Il divo turco, protagonista insieme a Francesca Chillemi del prime time del venerdì di Canale 5 con la fiction Viola come il mare, si è trasferito a Budapest, in Ungheria, per iniziare la riprese di El Turco.

La nuova serie tv internazionale, prodotta da Ay Yapim per Disney Plus, diretta da Uluç Bayraktar e sceneggiata da Domenico Sica, è ai primissimi ciak. Al fianco di Yaman, nel ruolo di protagonista femminile, un’altra attrice italiana. Si tratta di Greta Ferro, abruzzese classe 1995, tra le interpreti del cortometraggio realizzato per il brand Armani dal titolo Una giacca, e di Made in Italy, serie tv ambientata nel mondo dell’alta moda prodotta da Mediaset e Taodue.

Can interpreta il soldato dell’impero ottomano Balaban Agha, che dopo essere stato catturato durante l’assedio di Vienna del 1638, riesce a fuggire e a raggiungere il piccolo comune di Moena, paesino del Trentino Alto-Adige. 

Il cachet "monstre" di Can Yaman

E per quanto riguarda i compensi? Ebbene, l’attore turco percepirà circa 1 milione e mezzo di lire turche ad episodio, pari a 82.380 euro. Un cachet “monstre”, che fa di Can Yaman uno degli interpreti più pagati della scena cinematografica e televisiva europea.

El Turco, la produzione vieta la diffusione di foto e video

Le location del set della nuova serie targata Disney Plus sono blindatissime. Sul web stanno circolando tantissime foto, ma si tratta esclusivamente di fotomontaggi creati ad arte da alcune fanpage dell’attore turco. Solo Yaman ha condiviso su Instagram due scatti per così dire “ufficiali”: uno mentre si trova in quella che lui ha definito “giungla”, all’esterno della sua roulotte-camerino; ed un'altra che mette in evidenza la sua muscolosissima schiena, segnata dalle fatiche sul set.

Del resto, Ay Yapim e Disney Plus hanno imposto il divieto assoluto di diffondere foto o video delle location in cui si sta girando la serie tv. Quindi, se dovreste imbattervi, navigando in rete o smanettando sui social, in immagini che ritraggono scene o il lavoro di attori e troupe sul set, diffidate.