Anita Olivieri è senza dubbio una delle concorrenti più discusse di questa edizione del Grande Fratello. Il popolo del web non la ama, e monitora costantemente ogni sua mossa con l’obiettivo di coglierla “in fallo”. E la bionda manager romana, dal canto suo, di scivoloni da quando ha messo piede nella Casa più spiata d’Italia ne ha presi parecchi.

Ma procediamo con ordine. Su X (ex Twitter), gli utenti l’hanno criticata quando dopo aver vinto una competizione, avrebbe utilizzato un termine omofobo ("fro*i") nei confronti di alcuni coinquilini. Poi, prima dell’inizio di una puntata del GF di alcune settimane fa, Anita ha dato della “stron*a e pu**ana” a Beatrice Luzzi, solo perché quest’ultima aveva occupato sul divano il posto che abitualmente occupava lei. A far finire nella bufera la concorrente anche un suo presunto flirt con uno degli autori del reality show.

L’elenco degli scivoloni della bionda manager romana si è allungato due giorni fa. Parlando con alcuni inquilini, Anita ha detto: “Io ho mio cugino poverino che è nato prematuro. Ce le ha tutte: dislessico, disgrafico e discalculia… Lo prendiamo un sacco in giro, lo massacriamo”. Le parole della gieffina hanno scatenato nuovamente l’indignazione del web che ha chiesto, per l’ennesima volta, provvedimenti nei suoi confronti. 

Ma continua a tenere banco il suo rapporto “privilegiato” con uno degli autori del Grande Fratello. Proprio al riguardo, due giorni fa Anita si è lasciata scappare una frase che non è passata inosservata: “Io sono stata presa perché ho detto al regista se voleva vedere le mie tettine…”. Ovviamente è scattata immediatamente la censura, ma ormai era troppo tardi. Ieri, invece, parlando con Fiordaliso, Anita ha esclamato: “Quest’anno mica si sta sei mesi, che io sappia...”, lasciando intendere di essere perfettamente informata in merito alla durata del reality show condotto da Alfonso Signorini. La regia ha immediatamente tolto l'audio. Insomma, che ad Anita vengano riferite cose da "qualcuno" è ormai evidente, e lei non fa assolutamente niente per nasconderlo.